All’incontro ministeriale alla Reggia di Caserta presieduto dai Ministri degli Esteri Italiano Antonio Tajani ed olandese Caspar Veldkamp tante  imprese presenti per nuove opportunità di benessere e sviluppo, a partire dal nostro Mezzogiorno. 

“I legami tra i nostri Paesi sono legami storici e Vanvitelli è il simbolo di questa antica amicizia tra Paesi che hanno grandi tradizioni, una grande vocazione industriale, una vocazione all’esportazione, a navigare e andare a scoprire nuove realtà.  Abbiamo voluto trasformare quello che era inizialmente un tavolo politico, in un tavolo che fosse anche allargato al business. Lo dobbiamo fare soprattutto in questo momento perché l’Olanda e  l’Italia condividono una politica a favore della crescita, a favore della competitività. Così il Vice presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale  Antonio Tajani nel suo intervento alla conferenza stampa  della sessione ministeriale della quarta edizione della Tavola Vanvitelli/Van Wittel, presieduta con il Ministro degli Affari Esteri olandese Caspar Veldkamp.  

Alla Reggia Vanvitelliana di Caserta, per la riunione del Tavolo Vanvitelli, cornice operativa delle relazioni politiche ed economiche tra Italia e Olanda,  volta a rafforzare insieme alle tante imprese presenti le opportunità di crescita, benessere e sviluppo, a partire dal nostro Mezzogiorno con il  rilanciato impegno a lavorare per la sicurezza del continente europeo e rispondere alla sfida dei dazi nel segno di un dialogo con la schiena dritta, con i Ministri Tajani e Veldkamp hanno preso parte alla Tavola rotonda anche il Vice Presidente Giovani Imprenditori di Confindustria, Lorenzo Bagnoli, il Direttore Economia e Commercio Internazionale della VNO-NCW (confederazione delle industrie olandese), Thomas Grosfeld, il Direttore Generale di ICE, Lorenzo Galanti, e l’Amministratore Delegato di SIMEST, Regina Corradini D’Arienzo. 

“Andiamo a lavorare insieme – ha detto il Vice presidente del Consiglio e Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Tajani – in una situazione geopolitica che non è certamente molto semplice per aiutare le nostre imprese ed impedire che fattori esterni danneggino i nostri paesi e l’intero mercato interno dell’Unione Europea. Il partenariato economico che noi viviamo è solido. Noi dobbiamo contare sempre più sul nostro mercato interno, quindi le joint venture, le collaborazione dei nostri Paesi, le esportazioni dall’Italia verso l’Olanda,  dall’Olanda verso l’Italia, gli investimenti che possono fare le nostre imprese, gli investimenti che possono fare le imprese olandesi in Italia, possono essere uno strumento fondamentale per far sì che il mercato interno sia veramente una sempre più grande opportunità per entrambi.”

“Non dobbiamo dimenticare,  anche rispetto a quanti criticano il mercato europeo, – ha rilevato il Ministro Tajani – che grazie al mercato interno le nostre economie funzionano. Penso  all’Italia  220 miliardi sono di export  grazie al mercato interno. Questa è una straordinaria opportunità. Se penso a quando ero giovane quando viaggiavo servivano ancora il passaporto e cambiare moneta, così come lo era per le merci. Oggi il mercato interno permette alle nostre imprese di poter fare affari, di poter creare benessere per i cittadini. Abbiamo il dovere di ricordare tutto ciò anche quando ci sono anche forze populiste che puntano a disgregare questo risultato che abbiamo ottenuto con grande fatica.”

“Italia e Olanda – ha rilevato inoltre il Ministro degli Esteri – sono due Paesi che si affacciano sul mare. Rotterdam è uno dei più grandi porti del mondo. C’è un collegamento Genova Rotterdam con le grandi reti di trasporto europee, proprio per rinforzare questa possibilità di utilizzare il nostro affacciarsi sul mare per esportare le nostre merci. Certamente dobbiamo lavorare all’interno del mercato Europeo, ma dobbiamo anche guardare al di là in questo momento in cui il confronto sui dazi crea grandi problemi a tutti, dobbiamo esplorare i nuovi mercati o rinforzare la nostra presenza in mercati diversi. Penso a mercati dell’Estremo-Oriente, penso a mercati dell’Asia Centrale, penso alla Turchia, penso al Giappone, penso all’India, penso ai Paesi del Golfo, penso al Canada, penso al Messico. Abbiamo poi l’opportunità del Mercosur. Abbiamo qualche problema con quanto riguarda la agricoltura, ma credo che il Mercosur rappresenti un’opportunità per tutti quanti noi, come tutti gli accordi che abbiamo sottoscritto. L’Europa deve accompagnarci, non possiamo pensare, come dicevo, di affrontare le sfide globali senza sentirci parte dell’Unione Europea.” 

“L’Europa è molto di più. L’Europa – ha specificato, proseguendo il Ministro Tajani – è Vanvitelli, non è soltanto il palazzo del Berlaymont o qualche commissario europeo.  E’ il nostra solido legame, perché ci da  certezza. Un olandese che in Italia ha costruito delle cose così belle come la Reggia di Caserta è italiano o olandese? E’ europeo. Questo ci deve far riflettere su ciò che insieme possiamo fare. Il legame che può essere anche con la creazione di joint venture, fra imprese italiane e imprese olandesi, significa aumentare in potenzialità, in potenzialità di produzione, in potenzialità di esportazione. Sono certamente tanti i settori dove noi possiamo fare di più. Il settore della finanza, di innovazione, la sicurezza, la difesa. In questo momento in cui Europa deve anche guardare i pericoli che sono attorno a noi. Non con spirito guerrafondaio, ma la sicurezza è qualcosa che noi dobbiamo garantire a tutti i nostri concittadini. E noi abbiamo l’opportuna, in Italia, anche in Olanda, di avere delle industrie della difesa di alta qualità, che producono tecnologia, ma anche ricerche e innovazione anche per uso civile. Quindi tutto ciò che ha a che fare con la nostra difesa è una straordinale opportunità per il resto della nostra società e della nostra vita. Ora si comincia a parlare anche di difesa comune, è un percorso sul quale noi vogliamo procedere. Noi vogliamo anche rafforzare il pilastro europeo della NATO. Non possiamo pensare di chiedere sempre agli americani di proteggersi. Non vogliamo investire. Dobbiamo investire meglio, coordinarci meglio. E questo lo possiamo fare anche grazie al sistema, e quanto può rappresentare il fiore all’occhiello della nostra produzione. Quando parliamo di sicurezza e difesa pensiamo anche allo spazio, pensiamo a sicurezza cibernetica. Il fatto di essere  Paese europei ci permette veramente di intrecciare le nostre conoscenze, di mettere insieme il nostro sapere e utilizzare le nostre università, perché anche se vogliamo competere noi dobbiamo pensare alla formazione, alla ricerca e all’innovazione. E le università e i giovani diventano un elemento fondamentale.” 

Contenuti quelli espressi dal Ministro degli Esteri Tajani che hanno trovato piena sintonia con quelli del Ministro degli Esteri olandese Caspar Veldkamp. 

“La radiosità del luogo simboleggia i legami secolari tra i nostri due Paesi, già da molto tempo.”– ha detto nel suo intervento il Ministro degli Affari Esteri olandese  Veldkamp ringraziando per l’eccellente organizzazione del quarto incontro Van Wittel. 

“Questo appuntamento regolare Italia Olanda – ha affermato il Ministro degli Esteri olandese  – ci offre l’opportunità di prenderci davvero il tempo per discutere a fondo, sia con il settore pubblico che con quello privato, delle grandi sfide di oggi.

“Oggi, il tema – ha detto -è la competitività e la resilienza dell’UE. Il mondo sta cambiando rapidamente davanti ai nostri occhi e, per mantenere la nostra posizione come Unione Europea come blocco economico potente, per la nostra prosperità, la nostra sicurezza e il nostro stile di vita, è cruciale che l’UE rimanga resiliente e che tuteli i propri interessi.”

“E’ per questo –ha specificato il Ministro degli Esteri olandese – che dobbiamo fare veri progressi nel rafforzare la nostra autonomia strategica. Ed è per questo che dobbiamo stimolare l’innovazione nei settori critici, come i semiconduttori e l’agricoltura. Ecco perché abbiamo un urgente bisogno di migliorare la nostra resilienza e sicurezza. E non possiamo farlo da soli, ma insieme ai nostri partner, con l’Italia come membro del G7 e potenza industriale, e con le conoscenze combinate degli esperti, delle imprese e dei think tank: abbiamo avuto una sessione davvero stimolante con loro stamattina.

“Possiamo fare progressi. Possiamo – ha evidenziato – guidare il cambiamento. Inutile dire che la competitività dell’UE non è l’unica sfida che affrontiamo. I tempi stanno cambiando. Il panorama geopolitico sta cambiando. Non possiamo permetterci di dare per scontate la nostra sicurezza e la nostra pace. Dobbiamo assumerci la responsabilità. Dobbiamo agire, e dobbiamo farlo senza indugio.”

 “Il Ministro Tajani e io  – ha  detto inoltre il Ministro Veldkamp – abbiamo concordato che l’UE deve liberare tutto il suo potenziale per contribuire alla sicurezza europea. Per i Paesi Bassi, il primo passo è rappresentato da bilanci nazionali per la difesa costantemente più alti. Come hanno indicato anche gli Stati Uniti e il Segretario Generale della NATO, Mark Rutte, gli alleati devono aumentare la spesa per la difesa. In vista del vertice NATO che si terrà all’Aia a giugno, come alleati dobbiamo affrontare queste discussioni, e dobbiamo farlo insieme.

“Per l’Ucraina –  ha rilevato  il Ministro degli Esteri olandese – è cruciale che esploriamo tutte le strade per aumentare il nostro supporto, ora più che mai. Ringrazio il Ministro Tajani per tutto ciò che l’Italia ha già fatto, dal supporto militare a quello umanitario. Stiamo valutando cosa possiamo fare di più. Abbiamo anche riflettuto sulle relazioni transatlantiche. Stiamo vivendo nuove dinamiche che rendono la cooperazione e il dialogo tra i Paesi europei più importanti che mai, così come il dialogo con gli Stati Uniti. Perché i cambiamenti politici a cui stiamo assistendo oggi pongono sfide significative per noi qui in Europa. “

“Riguardo ai dazi annunciati dall’amministrazione Trump la scorsa settimana è fondamentale  – ha detto proseguendo nel suo intervento  il Ministro Veldkamp – che l’UE sia forte e unita. Dobbiamo continuare a cercare il dialogo con gli Stati Uniti per la de-escalation e la negoziazione, ma l’UE riponderà anche attraverso questi negoziati. Condividiamo la preoccupazione per la ripresa delle violenze a Gaza, la detenzione continua degli ostaggi israeliani, ma anche per il blocco degli aiuti umanitari e dell’elettricità da parte di Israele. È essenziale che entrambe le parti tornino a un cessate il fuoco per il rilascio degli ostaggi, la fornitura di aiuti umanitari urgenti e per la stabilità dell’intera regione. 

Una Siria sicura e stabile è nell’interesse di entrambi i nostri Paesi. Per evitare che la Siria diventi di nuovo un terreno fertile per l’estremismo e per garantire un ritorno sostenibile e sicuro dei rifugiati. I Paesi Bassi sono aperti a collaborare con l’Italia anche in questo ambito.”

“A nome dei Paesi Bassi, – ha concluso – volevo ringraziarvi per essere un partner così prezioso e affidabile in tanti ambiti – che si tratti di affari esteri, commercio, innovazione, competitività, crescita e esportazioni, ma anche in ambiti come la migrazione. Ci cerchiamo a vicenda. I nostri funzionari collaborano, le nostre imprese, i nostri istituti di ricerca, e credo che tutto ciò sia molto importante.”