Un cerchio che unisce attori e spettatori. Il palcoscenico non esiste, la quarta parete è abbattuta. Tutti sono protagonisti: attori e pubblico condividono un’intensa e profonda esperienza, in cui emozioni, suggestioni e sensazioni prendono forma attraverso storie e musiche evocative.
A raccontarle, un gruppo di attori che, con naturalezza e semplicità, trasporta il pubblico in un viaggio emozionale, creando un’atmosfera intensa fatta di parole, ritmo, suoni, sorrisi, ironia e dolore.
Ma quali sono queste storie? Cosa vogliono dirci?
Tutto inizia con il forte desiderio di un abbraccio, quel gesto capace di trasmettere emozioni profonde e sincere. Poi, il tema dei desideri: un invito alla lotta, alla resistenza, affinché ciò che si sogna possa diventare realtà.
E poi, all’improvviso, il grido del dolore: “Chillu maledetto juorno”. Un pugno nello stomaco che apre i cassetti della memoria o ci pone dinanzi alla cruda consapevolezza della perdita di una persona cara. Un grido inascoltato, respinto dagli altri. Un gesto forte che ferisce, che amplifica la solitudine.
Segue il racconto di una madre che percepisce il proprio allontanamento dalla vita del figlio, ormai distratto dalle sue frequentazioni e dai suoi amori. Eppure, si sa, nel cuore di una madre i figli restano sempre bambini da accudire, anche quando le loro scelte possono generare dispiacere.
Toccante anche la storia di un giovane figlio unico, che vorrebbe colmare la propria solitudine con la presenza di un fratello. Invece, trascorre le sue giornate giocando e scherzando esclusivamente con il nonno. Un rapporto speciale, sì, ma che non riesce a colmare quel vuoto capace di generare mille interrogativi nella sua mente.
Poi arriva il disagio, raccontato con ironia e leggerezza, quasi a voler suggerire che, laddove possibile, la vita va affrontata con uno sguardo meno appesantito.
Queste sono solo alcune delle molteplici condizioni umane messe in scena con la regia di Antonio Iavazzo, che ha sapientemente enfatizzato i momenti più intensi con un’illuminazione intima e suggestiva. Il pubblico viene così trasportato in un vortice di condivisione, emozioni, sorrisi e riflessioni, senza mai spezzare quel forte flusso energetico che lega attori e spettatori dall’inizio alla fine.
In scena, gli attori Giuseppina Carli, Patrizio Castiello, Rosalba Cilento, Mario Di Fraia, Raffaele Di Raffaele, Maria Grazia Falco, Valeria Giove, Licia Iovine, Gennaro Marino, Annamaria Renna,  Mariantonietta Ruotolo, Chiara Russo, Mariarosaria Silvestro, Elio Vagliaviello,  Antonio Villano, Salvatore Zappulo , che con autenticità e sensibilità hanno immediatamente catturato il pubblico, mettendolo di fronte a innumerevoli verità.