Chiesto l’incontro all’Antitrust e alla IX Commissione del Senato. Pronti due documenti: uno di analisi/denuncia e l’altro di proposte. Inizia la mobilitazione per la riforma della tracciabilità e la trasparenza
Napoli 6 Mar. 2025 – Dopo l’iniziativa tenuta a Napoli il 29 Dicembre 2024 degli “Stati Generali della Mozzarella di Bufala” in cui è stato discusso e presentato lo Studio di settore sui costi produttivi del latte prodotto dall’Associazione di Tutela dell’Allevamento della Bufala Mediterranea, il Movimento degli allevatori presenta le sue proposte sulla tracciabilità e la trasparenza della filiera dei prodotti realizzate con latte di bufala.
Nella iniziativa tenuta a Napoli presso il Complesso di San Domenico Maggiore era emersa con chiarezza la strumentalità e la pretestuosità del crollo improvviso del prezzo del latte alla stalla che stava producendo danni gravissimi alle imprese allevatrici come all’intera filiera. L’incontro, cui avevano partecipato diversi rappresentanti istituzionali e politici fra cui l’On,le Marco Cerreto e il Senatore Luigi Nave, era stata l’occasione per presentare lo Studio sui costi produttivi e la condizione economica del settore della produzione del latte di bufala nel contesto della filiera da cui emergeva come, in realtà, il settore fosse interessato da profonde manovre speculative, dal venire avanti di nuovi attori trasnazionali e dal consolidarsi di vecchie oligarchie, da un sostanziale fallimento delle politiche di tutela che avrebbe dovuto garantire il Consorzio di Tutela della MOzzarella di Bufala DOP, dalla inefficacia dei controlli e da una sostanziale disarticolazione del mercato sempre più invaso da prodotti di dubbia provenienza.
Già in quella sede gli allevatori avevano avuto modo di sottolineare come, in realtà. è loro interesse che la filiera del latte sia tutelata e trasparente e avevano avuto modo di indicare nella tracciabilità dell’intera filiera e nella trasparenza dell’etichettatura dei prodotti come uno degli obiettivi da perseguire per tutelare, al tempo stesso, il prodotto finale al consumo, gli interessi dei cittadini fruitori, il ruolo e la redditività delle imprese allevatrici e della trasformazione artigianale chiamate a gestire un patrimonio produttivo base della storia delle comunità e della tenuta ambientale del territorio.
Oggi, a firma di Gianni Fabbris, portavoce del Movimento degli Allevatori, viene distribuita una proposta di riforma, ristrutturazione e rafforzamento della tracciabilità del latte e dei prodotti di Bufala e della trasparenza dell’etichettatura a garanzia dei cittadini.
La proposta, prodotta nella discussione e nel confronto fra le diverse istanze degli allevatori e dei trasformatori artigianali, è la base per aprire una nuova vertenza con l’obiettivo di riportare il settore in trasparenza intervenendo sulle regole e chiedendo a gran voce i controlli lungo tutto il processo produttivo per un settore da troppo tempo esposto a rischi crescenti.
Tre le prime tappe della nuova iniziativa:
a partire dal 7 marzo vengono raccolte sotto il documento di proposte le adesioni delle aziende allevatrici di tutto l’areale DOP (previste centinaia di firme con la prima delle iniziative presso la Fiera a Caserta allo stand predisposto dagli agricoltori e dagli allevatori del Movimento)
è stata richiesta l’audizione presso la Nona Commissione (Attività produttive) del Senato alla quale è stato inviato il documento di proposte sollecitando gli adeguamenti normativi
è stato richiesto un incontro alla Commissione Antitrust per presentare la documentazione che attesta i processi speculativi in atto nella filiera del latte di bufala che, approfittando delle sempre più evidenti falle delle procedure della tracciabilità e della equivocità dell’etichettatura, favoriscono le manovre di un pugno di soggetti (4/5) che stanno monopolizzando il mercato imponendo prezzi e procedure
Così Gianni Fabbris, a nome del Movimento degli allevatori: “Le regole della tracciabilità del latte di bufala e della sua filiera sono state una delle conquiste del Movimento degli allevatori che finalmente, ottennero nel 2014, un primo quadro di risposte alle mobilitazioni di quegli anni. Oggi, con le conoscenze tecnologiche cambiate, con nuovi processi e nuovi strumenti a disposizione e di fronte al venire avanti di evidenti manovre speculative capaci di aggirare ed eludere quel sistema di norme a volte inefficace, è tornato il momento che quelle regole vengano rafforzate ed adeguate, per garantire a chi alleva, a chi trasforma onestamente ed ai cittadini fruitori il quadro di certezze indispensabile per tutelare la dignità e la trasparenza della filiera. È evidente che il passo successivo è quello di una costante ed efficace azione di controllo lungo tutta la filiera come, del resto, avviene regolarmente per le stalle. Gli allevatori chiedono solo di poter fare il proprio lavoro in maniera dignitosa e quello che sta accadendo anche in questi giorni con il prezzo del latte che continua incredibilmente a mantenersi sotto i costi produttivi è inaccettabile. Occorre fare presto sulla tracciabilità e il prezzo del latte cosi come dovremo, presto, cominciare a trarre i bilanci dell’avvio del lavoro del Commissario Nazionale sulla BRC e la TBC per capire se e in quale misura si stanno risolvendo problemi ormai insopportabili”