“ Il ministro dell’interno Piantedosi aveva definito poco dopo l’insediamento del governo Meloni un carico residuale i migranti da rispedire indietro con il rischio di perdere la vita. Un linguaggio terrificante che considera le persone come merci. Ieri sul luogo del delitto lo stesso ministro accusa morti, feriti e superstiti di essersela cercata. La colpa non è di chi non li ha protetti e salvati ma di chi fugge anche dalla guerra per cercare la vita. Se la sono cercata e quindi possono anche morire. “ lo scrive Luigi de Magistris – “Raramente ho ascoltato, quando ancora i cadaveri anche di bambini sono caldi, parole così disumane. Perché i profughi non sono stati soccorsi pur essendo stati avvistati e si è aspettato l’arrivo sulla spiaggia con decine di morti ? Perché è stata approvata pochi giorni fa la legge che impedisce di salvare vite umane? “ si chiede l’ex sindaco di Napoli , “Non siamo solo di fronte ad una conclamata complicità morale e politica sulla strage di innocenti, ma ad una serie oggettiva di indizi che rendono ipotizzabile un concorso penalmente rilevante da parte di quelle autorità politiche ed istituzionali che non hanno impedito una strage di tali dimensioni. La violenza istituzionale che sta caratterizzando questo governo sta oltrepassando i limiti giorno dopo giorno.” conclude il portavoce di Unione popolare