ROMA – L’Italia, nonostante non sia un superpotenza, e nemmeno una via di mezzo in senso militare, è riuscita in questo anno di conflitto in Ucraina a ritagliarsi un ruolo importante grazie al premier Draghi prima e poi a Giorgia Meloni convinta più che mai che lìItala dovesse stare al fianco di Kiev ed in linea con il pensiero atlantico. Anche sulla questione del piano di pace presentato dalla Cina l’Italia ha i suoi forti dubbi che ha espresso attraverso il ministro degli esteri e vice premier Antonio Tajani: “E’ senz’altro positivo che la Cina cominci a parlare sempre più di pace’, ma è una proposta con chiari e scuri. E’ positiva la creazione di una free zone attorno a Zaporizhzhia”, la centrale nucleare più grande d’Europa, e anche la questione del grano è importante, ma ci sono delle posizioni che non coincidono affatto con le nostre perché si parla di un cessate il fuoco che dovrebbe iniziare con la situazione attuale e non si parla invece di ritiro delle truppe russe. I russi hanno violato il diritto internazionale, invaso una parte dell’Ucraina, e i Cinesi non prendono atto di questo”, ha poi concluso Tajani.