BRUXELLES – “Il piano di riarmo europeo annunciato da Von der Leyen è credibile, ma soltanto se ci sono i soldi e soprattutto se c’è un piano di investimento. Il problema di fondo è che non ci sarà, almeno per molto tempo, un esercito europeo. Noi non siamo realmente un’unione né una federazione come gli Stati Uniti, siamo di fatto un progetto incompiuto”. Lo ha dichiarato il prof. Pietro Paganini, docente alla Temple University di Philadelphia, intervenuto nel corso della trasmissione ‘Coffe Break’ in onda su La7 in merito allo scenario internazionale. E ha proseguito “difficilmente con questi presupposti l’Europa e l’Inghilterra troveranno un accordo. Dobbiamo distinguere, in questa negoziazione, tra aspetti emotivi e commerciali: è evidente che Trump, da uomo d’affari quale è, ha capito che gli USA ci stanno rimettendo soldi e terreni. La guerra in Ucraina nasce proprio a causa del fatto che la Russia non accettava che le aziende agricole americane si appropriassero dei terreni ucraini. Ecco perché Trump sta negoziando con Putin al fine di arrivare a un accordo: il problema è che Francia e Inghilterra stanno tentando di impedirlo, quindi Trump ha fatto la sceneggiata con Zelensky per far ricadere tutta la colpa sull’Ucraina”. Secondo Paganini per risolvere questo stato di cose “si dovrebbe presentare al tavolo delle trattative un’Europa unita che dovrebbe lavorare a un progetto di difesa e a un sistema di tassazione comune, altrimenti non andiamo da nessuna parte: da questo punto di vista sono contento dell’avvento di Trump, perchè costringe l’Europa a darsi una svegliata”. Il professore ha poi analizzato le conseguenze relative ai dazi prospettati da Trump “i dazi sarebbero il male peggiore. È un’idea folle che tanti americani stanno contestando a Trump, è impossibile rilanciare un’economia in questo modo. Mi sfugge l’ostinazione di Trump che non fa bene a nessuno, ma tornando al tema Musk e Trump-continua-vorrei precisare che io non sono d’accordo con l’ipotesi di uscire da organismi come l’ONU e l’OMS, piuttosto credo che vadano riformati. I cittadini sono stanchi del malfunzionamento di queste burocrazie e così favoriscono l’avvento di personaggi come Trump e Orban. La virata a destra-sottolinea- è dovuta al malcontento dei cittadini nella gestione di questi organismi: Trump è proprio l’incarnazione di questo concetto, è un germe della democrazia liberale. L’Europa e la Nato sono elité che hanno fatto disastri e a cui i cittadini hanno detto basta. Bisogna avere il coraggio di riformarle” ha concluso Pietro Paganini.