Dopo soli 180′ di gioco non possiamo azzardare o scrivere che è e sarà un bel campionato con tutti gli entusiastici aggettivi che hanno accompagnato le prime due partite di Inter, Milan e Napoli senza omettere le due vittorie del Verona. Tuttavia, alla vigilia della chiusura del mercato, nel giorno dei sorteggi dei gironi di Champions League, in attesa di qualche…colpetto dell’ ultima ora ci sbilanciamo affermando che le premesse per un campionato più equilibrato ed incerto dell’ ultimo ci sono tutte. Gli arrivi di Lukaku alla Roma, di Pavard all’ Inter, Lindstrom al Napoli hanno moltiplicato le attese dei tifosi certi che le loro squadre mostreranno finalmente il meglio di sé: gioco convincente e giocate all’ altezza dello sport più bello del mondo. Di sicuro va detto che le due formazioni meneghine con il Napoli hanno per ora confermato le previsioni della vigilia che le volevano protagoniste anche grazie ai loro bomber. Senza “miracol mostrare” le formazioni di Inzaghi, Pioli e Garcia hanno vinto in scioltezza le prime due gare. Il Milan, che Pioli ha definito “non ancora perfetto” ha fatto vedere le sue enormi potenzialità con il solito Giraud e soprattutto con gli innesti di Loftus-Cheek, Reijnders e Pulisic che hanno bruciato le tappe e sorpreso un po’ tutti gli addetti. Forlani e Moncada, responsabili del mercato rossonero, hanno dissipato dubbi e pregiudizi iniziali con una campagna acquisti e cessioni che ha rivoltato come un guanto l’ organico dei rossoneri che possono contare anche su giovani talenti come Musah, Chukweuze,Taremi. Pioli con il gran lavoro svolto in ritiro ha accelerato l’ integrazione dei nuovi sulla vecchia ossatura ripagando in pieno il lavoro dei dirigenti e la politica aziendale di Jerry Cardinale.
Anche l’Inter con un doppio 2-0 rifilato al Monza e al Cagliari ha messo in mostra un collettivo solido in ogni reparto dove Calhanoglu si sta confermando un ottimo regista, Lautaro puntuale realizzatore ed il neo acquisto Thuram un importante tassello in grado di dare velocità e potenza al gioco d’attacco dove Inzaghi attende anche i suoi gol. Se consideriamo che il tecnico nerazzurro può contare anche su elementi come Frattesi, Arnautovic e Quadrado rivelatisi quali pedine funzionali all’ idea tattica di Inzaghi, nonostante abbiano giocato poco, si comprende bene come nella Milano nerazzurra l’ idea della stella sulla maglia sia tutt’altro che peregrina. Così come il Napoli di De Laurentiis il cambio di allenatore da Spalletti a Garcia non sembra aver scombussolato gli equilibri tattici di una squadra che gioca come avesse il pilota automatico. Osimhen è già a quota tre reti e quando Kvara entrerà in campo dal primo minuto gli azzurri si ricandideranno per confermarsi la squadra più forte e completa del lotto. Obiettivo che e’ anche quello della Juve di Allegri che però, nella gara interna contro il Bologna ha palesato disagi antichi non andando oltre un pareggio che ha fatto infuriare il tecnico felsineo Motta per un rigore plateale non concesso ai suoi. In verità anche Allegri si è arrabbiato e molto con i suoi per un gioco spesso asfittico e poco intenso per lunghi tratti di gara che ha favorito le veloci ripartenze bolognesi. Le squadre che più stanno deludendo, se si eccettua l’ Atalanta sconfitta a Frosinone ma che Gasperini deve assemblare con pazienza visti i tanti innesti nuovi, sono le due squadre romane.
La Roma ha raccolto un solo punto, grazie al pareggio interno contro la Salernitana, mentre la Lazio è ancora a zero. Mourinho ha sempre chiesto un uomo gol in grado di assecondare le giocate di esterni e centrocampisti e l’ arrivo di Lukaku dovrebbe risolvergli alla grande il problema del gol. Con Dybala in buone condizioni e pochi infortuni l’ attaccante belga potrebbe ritornare al gol come tre stagioni fa con Conte all’ Inter, spingendo la Roma ai vertici del campionato. Se lo augurano i tifosi accorsi in massa per salutare l’ arrivo del bomber ma soprattutto i Friedkin proprietari della società che vorrebbero proiettare nel gotha calcistico europeo. Élite pedatoria di cui farà parte la Lazio che però è partita malissimo in campionato. Due sconfitte contro Lecce e Genoa, formazioni tutt’altro che di primo livello, che hanno fatto incavolare non poco Sarri per un mercato fatto in fretta negli ultimi giorni che non gli ha consentito di integrare al meglio i nuovi con i suoi principi tattici. Ed in effetti la squadra vista in campo, slegata, confusa e priva di identità assomiglia per niente a quella voluta dal suo allenatore. L’ arrivo di Guendouzi si spera dia quella qualità e quella forza che Kamada, ottimo giocatore ma offensivo non è in grado di dare per equilibrare il centrocampo orfano di Sergei-Milinkovic. E da domani, dopo aver scoperto le rivali Champions delle nostre formazioni, partite come Roma-Milan, Napoli-Lazio e Inter-Fiorentina annunciano emozioni, tensioni e coinvolgimento emotivo per tifosi e addetti ai lavori.