Oggi si festeggia la liberazione, ma la liberazione da cosa?: Dal nazifascismo che aveva ridotto l’Italia ad un cumulo di macerie nella seconda guerra mondiale. Ma chi ci ha liberati? Ma soprattutto gli Americani, con qualche divisione inglese. Per fortuna sul nostro territorio non ne abbiamo visti di Russi, se fosse stato il contrario ci saremmo trovati oggi a dover temere la stessa sorte dell’Ucraina. Grande festa oggi per tutti, ma in maniera particolare per tutti quelli che con il pugno chiuso al cielo intonano ‘bella ciao’ la canzone partigiana per antonomasia che con il comunismo marxista non centra un tubo, ma in Italia tutto fa brodo. Ma se quel brodo lo vogliamo poi aumentare a dismisura basta mettere per strada i “pacifinti” nostrani che da una parte inneggiano alla resistenza partigiana con fascisti e nazisti intonando ‘bella ciao’, e dall’altra negano la resistenza ucraina contro l’invasore russo che da oltre un anno a questa parte è molto peggio dei nazisti e dei fascisti messi insieme. I ‘pacifinti’ italiani vogliono che l’Italia non spedisca più armi all’Ucraina che quindi dovrà combattere con le fionde; vogliono la pace, quella di Putin ovviamente, con l’Ucraina che diventa una provincia di Mosca; si critica l’ingerenza americana sulla resistenza ucraina, perché i nostri pacifinti rinnegano persino che alla resistenza italiana le armi per difendersi e buttare via i tedeschi dai nostri confini, le hanno date gli Americani. Però adesso non vogliono che gli USA riforniscano Kiev, non vogliono che l’Italia rifornisca Kiev. Quando si dice: “la storia nel cesso” si pensa proprio a loro, a tutti i nostalgici del Comunismo, quell’ideologia che di ‘comune’ non ha mai avuto nulla; quell’idea di società che ha fatto 10 volte i morti di nazismo e fascismo messi insieme. Ma voi direte: oggi è il 25 Aprile, ed è un dovere festeggiare la nostra liberazione. Certo, ma è un sacrosanto dovere anche quello di sostenere in tutti modi chi vuole ottenere e poi festeggiare la propria di liberazione da uno dei cancri peggiori della storia umana: il putinismo.