“Oggi non possiamo non ricordare la tragedia che 61 anni fa ha spazzato via un’intera comunità a Longarone ed Erto e Casso. Quella del Vajont è una ferita ancora viva che ha segnato profondamente la storia del nostro Paese. Ancora una volta il nostro pensiero va alle 1917 vittime, al dolore vivo delle famiglie e di chi è stato toccato da quel drammatico momento”, così in occasione dell’anniversario della tragedia del Vajont, Gianfranco Pederzolli, Presidente di Federbim ( Federazione Nazionale dei Consorzi di Bacino Imbrifero Montano). “La devastazione e la morte che hanno accompagnato la disgrazia del Vajont non possono essere dimenticate -afferma l’Ing. Pederzolli –  neanche dopo oltre sessant’anni. La ferita è ancora aperta in queste comunità che, nonostante i lutti, la distruzione e la difficoltà nell’ottenere il riconoscimento delle tante richieste di giustizia, si è dimostrata tenacemente attaccata al senso di ripresa e rivalsa, con una forza che va solo che elogiata e presa da esempio”.
Il Presidente Pederzolli aggiunge “Vajont deve essere una parola motore di attenzione verso la montagna, la sua popolazione e le sue risorse. La FederBIM –sottolinea-da sempre promuove politiche a favore delle terre alte e i Consorzi investono concretamente sul territorio per fare in modo che quanto accaduto in questa terra non si ripeta. C’è bisogno di studiare tutti i segnali che le montagne lanciano, i gridi di aiuto, e di prendere posizioni ferme e decisive per tutelare quello che è una delle più grandi e più belle risorse del nostro Paese”. L’Ing. Pederzolli conclude affermando che “FederBIM e i Consorzi sono da sempre attenti ai bisogni delle popolazioni montane, anche nei momenti tragici” ricordando che lo scorso anno, in occasione del 60° anniversario della tragedia del Vajont, la FederBIM, insieme alla RAI e al Corriere della Sera, “hanno ricevuto dal Sindaco di Longarone un importante riconoscimento per essere stati i primi a promuovere la raccolta di fondi che portò alla autotassazione di tutti i Consorzi a sostegno della comunità colpita”. Il premio ‘I Murazzi – alla memoria di Gianfranco Trevisan’ è stato consegnato al Presidente Pederzolli in occasione dell’incontro che ha reso omaggio alla vita del Dott. Trevisan, medico condotto, che ricoprì un ruolo fondamentale subito dopo la tragedia.