In primo piano la 'vela' di Scampia , quartiere a nord di Napoli, che ha partire dal 20 febbraio, come annunciato dal sindaco Luigi de Magistris, sara' abbattuta. A differenza delle precedenti demolizioni avvenute con il metodo dell'esplosione, la vela sara' frantumata con l'ausilio di enormi pinze idrauliche alte decine di metri, 13 febbraio 2020 ANSA / CIRO FUSCO
L’ipocrita solidarietà istituzionale che segue le tragedie nel nostro Paese, è una pessima abitudine della politica che pensa, in questo modo, di celare le responsabilità che sono a monte di tali eventi e che sono la prevedibile conseguenza di inadempienze, incapacità, convenienze politiche, ecc.
E’ il caso del crollo della Vela celeste di Scampia (ma non sta meglio la Vela rossa). Dopo il peloso cordoglio, le Istituzioni hanno estratto il coniglio dal cilindro: un milione di euro per chi deve lasciare la Vela celeste, manco fosse una compagnia di assicurazioni che paga un risarcimento, come contributo casa! Non sarà certo facile individuare soggetti privati disposti a fittare una casa agli sfollati di Scampia (la Federalberghi già si è espressa al riguardo). 
La prima cosa da fare è l’accertamento delle responsabilità. Ci sono state negli anni numerose segnalazioni ed anche una ordinanza sindacale di sgombero. Una amministrazione seria dovrebbe istituire una commissione di indagine e, se non lo fa, la dovrebbe chiedere il Consiglio Comunale. Ma anche in questo caso è notte fonda! Non ci resta che sperare nel Procuratore Capo della Repubblica Gratteri. Lo dobbiamo alle vittime di questa tragedia.
La seconda cosa da fare è requisire gli immobili di tutti gli enti pubblici a Napoli e Provincia ed adibirli a civile abitazione per gli sfollati: Comune di Napoli, Città Metropolitana, Regione Campania, Diocesi di Napoli, INPS, IACP, ASL, (per non parlare anche delle caserme dismesse) hanno un patrimonio immobiliare sconfinato. Occorre solo la volontà politica!
La terza cosa da fare, contestualmente alla requisizione degli immobili vuoti, è l’accelerazione dell’abbattimento delle Vele e ricostruzione di nuovi alloggi (così come previsto dal programma Restart)
Queste tre azioni non restituiranno la vita a chi l’ha persa, ma sicuramente restituiranno la dignità ad un popolo che la sta reclamando da oltre 50 anni!
RETE SOCIALE NOBOX – DIRITTO ALLA CITTA’
ASSOCIAZIONE UNITA’ DELLE SINISTRE
Per la rete Sociale NOBOX 
Francesco Di Mauro