NAPOLI – Oggi Napoli ha ospitato nella splendida Santa Maria Maggiore alla Pietrasanta un evento significativo che spinge alla lotta alla mafia e alla difesa della democrazia. Si è presentato il libro “Vento tra le Mani” che narra la vita posta al servizio del bene comune del sindaco pescatore Angelo Vassallo ucciso la sera del 5 Settembre 2010 con 9 colpi di pistola. Un omicidio ancora avvolto nella mancanza di verità, taciuto dall’omertà anche della istituzioni che pone in luce L’Italia del doppio stato: un’Italia in cui la mafia è dentro lo stato creando una linea d’ombra che si adopera a mantenere. Il libro, scritto dal fratello del sindaco Dario Vassallo, narra la storia politica di un ragazzo del Cilento che come tanti giovani voleva diventare protagonista della propria terra non lasciandola alle direttive dell’illegalità e di un omicidio camorristico studiato al tavolino per eliminare un baluardo che si era messo di traverso alle azioni della camorra locale e di un sistema corrotto che danneggiava il territorio stesso anche dal punto di vista ambientale proteggendo attività di stampo mafioso. Un libro che vuole trasmettere l’eredità politica e un impegno civico, che aveva portato anche a far risplendere il porto di Acciaroli ostacolando i traffici di droga, del sindaco di Pollica per non far cadere nel dimenticatoio la storia di un uomo che ha pagato con la vita la sua sete di giustizia e il suo coraggio dimostrato nel tutelare il Cilento da chi lo derubava e lo insanguinava. “Ringrazio Dario Vassallo per la battaglia che conduce da anni perché venga fatta verità e giustizia su Angelo-dice Antonio Bassolino, intervenuto alla presentazione in qualità anche di uomo politico che aveva collaborato negli anni 90 con il sindaco pescatore in tante iniziative in cui erano coinvolti i sindaci del Mezzogiorno- Angelo era sindaco di un comune piccolo, ma di un comune emblematico; Angelo Vassallo era un sindaco molto bravo e per me molto bravo significa che sa occuparsi bene delle piccole cose perché più piccole cose concrete fai più quella diventa una grande cosa, e ti dà forza anche per le questione più di futuro, più di qualità dello sviluppo e della vita e Angelo in questo è stato un maestro! La sua visione del centro storico, del mare come risorsa, la sua attenzione alle tradizioni del Cilento sono state grandi!”. “Dietro il suo delitto c’è la camorra-continua Bassolino- e tante mani che vogliono il territorio, la camorra legata al traffico di droga, il Cilento sta tra la Campania e la Calabria e nei periodi delicati della sua storia era un luogo verso cui puntavano già tante associazioni criminali…bisogna stare attenti a negare la presenza della camorra, ma cosa è la camorra? La camorra non è l’antistato ,la camorra non è un tumore maligno dentro un corpo sano, la mafia e la camorra fanno metastasi , non stanno fuori e contro, stanno dentro! Dentro l’economia e cercano collegamenti con forze imprenditoriali non oneste, stanno dentro la società cercando di creare un senso comune; senza verità e giustizia su Angelo Vassallo e su altri delitti di camorra, senza consapevolezza che la mafia vive in mezzo a noi tutti noi per il futuro non potremo fare il nostro dovere per vincere la battaglia contro l’illegalità!”. Intervenuto anche Luigi De Magistris in qualità di magistrato che ha parlato speso dei depistaggi, delle manomissioni e delle falsificazioni dell’inchiesta relative all’omicidio Vassallo “ dopo 14 anni finalmente la magistratura batte un colpo, sembra che stiamo sulla buona strada per onorare la memoria del sindaco, nel nostro paese in genere c’è uno schieramento forte o quando si muore ,e qua non è avvenuto nemmeno questo, o quando si scopre la verità tutti dicono stavo dalla parte giusta della storia: questo libro racconta che gente che doveva stare dalla parte giusta della storia stava da un’altra parte! Questo libro è importante in tutte le sue parti, nella prima perché c’è la memoria di un sindaco, Angelo ha messo la faccia sapendo anche di rischiare e di rompere degli equilibri, si sottovaluta di quanti sindaci in Italia sono minacciati, voi pensate che rompere determinati equilibri in alcuni momenti storici del nostro paese soprattutto nel sul Italia sono una passeggiata in riva al mare? Ma non si sanno le cose perché la mafia e la corruzione non esistono più perché non se ne parla ,perché magari non si spara e invece le cose sono in evoluzione basti pensare all’ndrangheta che è maestra nella costruzione della criminalità istituzionale, penetra a tutti i livelli e divento stato. Angelo è stato ammazzato e dopo è subentrata l’evoluzione dei depistaggi, dei tradimenti di una magistratura che inizialmente ha guardato altrove!”. “Stiamo in un paese in cui chiunque ricerchi la verità-continua De Magistris-ti devi guardare in primis dalla persona con cui tu durante il lavoro ti siedi vicino e Angelo si è dovuto vedere da chi gli stava vicino nel paese innanzitutto, Angelo ha voluto dare un segnale di un Cilento che non è un’isola felice. La seconda parte del libro mette in luce l’aspetto giudiziario, si tocca un tema delicato, nella scena del crimine di Vassallo si è fatto l’opposto di quello che ti insegnano i primi giorni all’università di legge inquinando le prove nelle prime 24 ore dal delitto. Se oggi noi possiamo sperare che su Vassallo e su altri scandali della repubblica ci possa stare un domani la verità è solo se c’è una magistratura autonoma e indipendente, se noi possiamo auspicare che ci sia verità e giustizia dobbiamo avere un popolo attento, un’informazione corretta, gente che ha il coraggio di pubblicare i libri, non aver paura di metterci la faccia, non autocensurarsi e stare vicino ai magistrati autonomi e indipendenti ,e invece criticare quella magistratura che si siede e continua con il potere!”. Un libro di denuncia e di vita, scritto per la vita.
Adelia Giordano