Vienna Cammarota in Turchia con il sindaco di Corum



Vienna Cammarota (che a 73 anni sta raggiungendo in queste ore il Mar Nero a piedi da Venezia) : “La mia forza? La mente. Non conto mai i chilometri. Lavoro molto sulla mia mente e la mia mente deve essere libera da qualsiasi schema come la fatica. I chilometri sono fatica e se iniziassi a pensare ai 20 – 30  o anche 10 chilometri avvertirei una fatica ancora più pesante. Dunque bisogna sempre allenare e gestire la propria mente, questa è la vera forza. La mente deve essere molto ma molto libera e libera significa entrare nel borgo, in un paesino, in una città con l’intento soltanto di vederlo, di capirlo, di scoprirlo e sognare, immaginare che proprio in quel luogo è stato Marco Polo e ancora prima l’Impero Romano. Ecco questo a me interessa più di ogni altra cosa, più dei chilometri che percorro e delle ore che ci impiego. E’ il vedere l’identità storica e culturale di un luogo, il bello, che mi da libertà di mente!”. 

La 73enne Guida Ambientale Escursionistica (ASSOGUIDE), Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia nel Mondo, percorrerà altri 20.000 Km per arrivare a Pechino lungo la Via della Seta. 

“Sto per raggiungere il Mar Nero, poi proseguirò verso  il confine tra Turchia e la Georgia. Non entro nelle vicende di politica internazionale, è però inevitabile il pensiero alla guerra. Odessa è dall’altra parte del Mar Nero. So bene che in Cina si stanno preparando nel migliore dei modi per un’accoglienza calorosa nei miei confronti. Ringrazio questi popoli ma rivolgo un appello a Stati Uniti – Europa – Cina – Russia: “uniamoci nella pace e garantiamo così ai bambini di oggi, adulti del domani un modello di vita basato sull’amore””. Lo ha affermato poco fa Vienna Cammarota, anni 72, prima donna al mondo che il 26 Aprile è partita dall’isola del Lazzaretto Nuovo di Venezia, sito gestito da Archeoclub D’Italia sede di Venezia per raccontare la Via della Seta nel contesto contemporaneo. Vienna in 5 mesi ha già attraversato a piedi: Slovenia, Serbia, Croazia, Bulgaria, Turchia. Pochi minuti fa la 72enne salernitana, Guida Ambientale Escursionistica di Assoguide ma soprattutto Ambasciatrice di Archeoclub D’Italia nel Mondo, è arrivata sul Mar Nero. 

La forza della mente resa libera dalla cultura, dalla conoscenza!

“A Corum sono stata accolta dal sindaco Halil Ibrahim Asgin e dall’Ufficio Turistico. Quasi in tutti i centri principali turchi c’è un ufficio turistico. Devo arrivare a Samsun che è sul Mar Nero. Ho attraversato l’Anatolia centrale con un paesaggio quasi desertico, neanche un albero e neanche una casa. Siamo ancora sui 30 gradi. Appena arrivo in un borgo, in una città, cerco subito di ambientarmi. Di solito arrivo verso le 15. Quando arrivo cerco di ambientarmi immediatamente, di capire e conoscere la città. Poi al mattino cerco l’ufficio informazioni e magari incontro il sindaco tramite l’ufficio turistico. Ho un ritmo veloce. 

Non conto mai i chilometri. Lavoro molto sulla mia mente e la mia mente deve essere libera da qualsiasi schema come la fatica. I chilometri sono fatica e se iniziassi a pensare ai 20 – 30  o anche 10 chilometri avvertirei una fatica ancora più pesante. Dunque bisogna sempre allenare e gestire la propria mente, questa è la vera forza. La mente deve essere molto ma molto libera e libera significa entrare nel borgo, in un paesino, in una città con l’intento soltanto di vederlo, di capirlo, di scoprirlo e sognare – ha dichiarato Vienna Cammarota –  immaginare che proprio in quel luogo è stato Marco Polo e ancora prima l’Impero Romano. Ecco questo a me interessa più di ogni altra cosa, più dei chilometri che percorro e delle ore che ci impiego. E’ il vedere l’identità storica e culturale di un luogo, il bello, che mi da libertà di mente. Per me tutto questo significa lavorare su una mente che deve essere libera da qualsiasi cosa negativa. Ad esempio incontro anche persone dalle quali mi devo comunque far comprendere perché magari non parlano inglese e dunque devo arrivare dinanzi a questi ostacoli con una mente libera, serena. Non sono sempre sorridente, alcune volte sono depressa, nostalgica e quindi devo gestire anche queste emozioni, devo lavorare anche su questi aspetti e fare in modo che tutto il negativo non prevalga. Come faccio? Parlo con la gente! Cerco di stringere amicizia con le persone. Quando la mattina magari qualche volta mi sveglio abbattuta, depressa, mi convinco del dono di vivere una giornata nuova. E a quel punto mi sento fortunata. In Turchia ad esempio cercano di aiutarti e ti offrono sempre il thè”. 

E’ dunque una testimonianza straordinaria quella di Vienna Cammarota che ha compiuto 73 anni l’8 Settembre scorso. 

“Vienna ci dice che l’arte, la storia ci danno la possibilità con il contesto paesaggistico e ambientale, di vivere il bello e che allo stesso tempo il bello ci rende liberi e aiuta a vivere meglio anche nel contrasto alla depressione – ha dichiarato Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia –  e alla asocialità. Ecco perché i ragazzi di oggi, ai quali arrivano immagini di guerra, di violenza, linguaggi duri, hanno bisogno di cultura, di musei, di spazi di aggregazione sociale con non siano solo sportivi ma anche figli dell’identità storica dei luoghi nei quali vivono”. 

7 pensiero su “Vienna Cammarota, partita a piedi da Venezia, ora è ad un passo dal Mar Nero”

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